Rc Auto, cosa prevede la riforma sul certificato di assicurazione

In molti su chiedono quali saranno le modifiche che saranno apportate all’assicurazione auto. A pochi giorni dall’applicazione delle nuove regole, infatti, non è ancora del tutto chiaro quale siano i cambiamenti che verranno messi in atto. Si tratta innanzitutto dell’abolizione dell’obbligo di esporre sul proprio cruscotto il tagliando dell’assicurazione. Ma bisogna fare molta attenzione per evitare franteindimenti che potrebbero portare anche a delle sanzioni. L’abolizione di tale obbligo, infatti, non solleva l’automobilista dal dover portare con sè il certificato di assicurazione nella propria vettura e, quindi, di fornire gli estremi della polizza in caso di incidenti.

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Il certificato di assicurazione dovrà essere sempre conservato all’interno della propria autovettura ed esibito in caso di controllo, ma anche nel caso in cui si venga coinvolti in un sinistro stradale. Questo modulo rimane assolutamente essenziale per fornire i propri estremi alla controparte ed alle forze dell’ordine accorse sul luogo dell’incidente. La compilazione del modulo serve inoltre a dimostrare il fatto che si sia in possesso di una copertura assicurativa. E’ di 41 euro la sanzione riservata a tutti gli automobilisti che viaggiano senza  questo documento, anche dopo l’entrata in vigore delle modifiche dei prossimi giorni. Dal 18 ottobre sarà di fatto eliminato il solo obbligo di esibire sul parabrezza il contrassegno della polizza assicurativa.

Questo perché gli agenti da domenica prossima saranno dotati di un dispositivo in grado di collegarsi direttamente alla banca dati e verificare la reale copertura assicurativa delle vetture in circolazione. Alcuni problemi potrebbero però essere registrati per l’aggiornamento dei dati delle compagnie assicurative. In questo caso il possesso del certificato di assicurazione potrebbe eliminare ogni dubbio sulla propria copertura assicurativa. Nulla cambierà per quanto riguarda il rinnovo che avverrà nelle medesime condizioni che hanno caratterizzato il procedimento fino ad ora con il ritiro del contrassegno fino al mese di febbraio dell’anno prossimo quando, invece, scomparirà del tutto.