Perché la benzina non scende come il petrolio?

Nell’ultimo periodo si sta assistendo ad un vero e proprio crollo del petrolio. Mentre i giornali e le tv non parlano di altro, molti automobilisti si continuano a chiedere del perché il costo della benzina non subisca gli stessi sgravi. E’ di oltre il 53% il ribasso del prezzo del petrolio dall’inizio del 2015, un vero e proprio crollo che ha messo a dura prova le compagnie petrolifere di tutto il mondo, ma il costo della benzina non ha conosciuto variazioni di rilievo. Il perché è il parte da ricercare nelle numerose tasse che pesano come un macigno sul costo del carburante, nel nostro paese una serie di balzelli che risultano davvero fastidiosi per chi deve fare il pieno.

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Uno specifico calcolo realizzato da Nomisma Energia ha rilevato come il prezzo ottimale, relativamente al costo del petrolio, nel nostro paese risulti essere di ben 5,9 centesimi più alto mentre su quello del gasolio si arriva ad una quota addirittura di oltre sei centesimi a litro. Una vera e propria batosta per i consumatori del Bel Paese da anni alle prese con un prezzo della benzina notevolmente più alto che nelle altre nazioni europee. 

Da notare che le colpe di questo pesante aggravio non devono essere ricercate nei distributori di benzina. E’ infatti, risaputo come i benzinai non abbiano alcuna colpa del prezzo del carburante. I margini di guadagno dei distributori sono, infatti, notevolmente risicati e pesano in maniera davvero minima sul prezzo del rifornimento. La posizione delle compagnie petrolifere, invece, è quella di un vero e proprio “scarica barile” rivendicando come nel nostro paese il costo del rifornimento sia sostanzialmente in linea con quello degli altri paesi. La situazione non dovrebbe cambiare di molto nel prossimo futuro fino a che il Governo non decida di abbassare la quota delle cosiddette accise. Per ora, quindi, il continuo calo del petrolio, potrebbe continuare avere degli effetti davvero risicati sul costo del pieno.