Le novità per l’autonoleggio dal prossimo 30 novembre
Per chi è solito ricorrere alle vetture a noleggio sono previste grosse novità a partire dal prossimo 30 novembre. Ove l’uso si protragga oltre i 30 giorni, infatti, il proprietario e intestatario della carta di circolazione, qualora ovviamente non coincida con l’utilizzatore del veicolo, avrà l’obbligo di comunicare all’archivio nazionale dei veicoli della Motorizzazione Civile i dati della persona effettivamente in possesso del veicolo.
Un obbligo che in caso di mancato rispetto comporta una sanzione di 705 euro, che si abbina al ritiro della carta di circolazione. La norma, che è prevista all’interno di una circolare della Motorizzazione del 10 luglio attuativa dell’articolo 94 4 bis del codice della strada, riguarda peraltro anche altri tipi di comodato, ma non le vetture che sono prestate dai familiari.
E’ lo stesso direttore generale della Motorizzazione Civile, Maurizio Vitelli, a precisare che la norma va ad escludere tutte le situazioni nelle quali i rapporti intercorrenti tra proprietario del veicolo e soggetto che ne dispone siano di parentela.
Come accade in effetti nel caso del figlio che guida la macchina del padre. La norma non si applica neanche in caso di quei veicoli che rientrano nella categoria dei fringe benefit o delle vetture di servizio. Mentre invece vengono ad essere toccate le società di autonoleggio, i veicoli in comodato, quelli di proprietà di minorenni non emancipati ed interdetti, oppure quelli messi a disposizione della pubblica amministrazione a seguito di una pronuncia giudiziaria.
Si tratta in pratica di tutte quelle situazioni in cui diventa necessario individuare uno strumento in grado di permettere l’identificazione certa del soggetto responsabile della vettura circolante in caso di eventuali violazioni al codice della strada che prevedano l’elevazione di sanzioni.
Altro fenomeno che si è voluto colpire con questo strumento è quello delle intestazioni fittizie. Se categorie come i noleggiatori risultano più colpite di altre,andrebbe allo stesso tempo ricordato come esso sia stato oggetto di una lunga discussione tra tutte le categorie interessate e le loro associazioni, in concorso con il ministero degli Interni.