Assicurazione auto, Ania chiede intervento governo
In un quadro che vede l’assicurazione auto diventata un vero e proprio lusso in Italia, l’Ania torna alla carica chiedendo al governo di attivarsi per alcuni interventi che secondo l’associazione che raggruppa le compagnie assicurative tricolori potrebbero portare ad un rapido abbassamento delle tariffe.
Secondo Ania, infatti, la leva su cui agire per fornire una assicurazione auto più europea, sarebbe quella relativa a carrozzieri e costi legali. In particolare il discorso sui carrozzieri rischia però di aprire un vero e proprio fronte di guerra, per le reazioni che potrebbe scatenare e la palese violazione relativa alla concorrenza del settore. La proposta di Ania per l’assicurazione auto, infatti, è quella relativa alla riparazione delle auto incidentate esclusivamente in officine convenzionate. Una proposta che era del resto già stata inserita dal governo Letta all’interno del decreto Destinazione Italia, ma che era stata cassata dopo le furibonde proteste delle associazioni di categoria e dei consumatori. la proposta, infatti, oltre a mettere in pericolo 60mila posti di lavoro, andrebbe a toccare principi relativi alla concorrenza e ad abbassare gli standard relativi alle riparazioni. Motivi che avevano indotto la stessa Commissione Giustizia della Camera dei Deputati a sconsigliarne l’applicazione.
Ora, nonostante quella bocciatura, Ania torna a riproporre quella norma, in un quadro che vede addirittura utenti costretti a cercare una nuova assicurazione dopo la risoluzione unilaterale della polizza, in quanto troppo virtuosi e quindi antieconomici. Su questa strada naturalmente le compagnie assicurative dovranno però scontrarsi con un fronte molto ampio, quello costituito da carrozzieri e associazioni dei consumatori. Anche a livello politico, peraltro, va segnalata la proposta che sta per essere presentata dal M5s di Beppe Grillo, che andrebbe in senso totalmente contrario a quanto preteso dalle compagnie assicurative. Resta naturalmente da capire cosa vorrà fare il governo guidato da Matteo Renzi, anche se va rilevato come nella bozza riguardante il decreto Concorrenza è nuovamente in ballo la contestata norma sull’esclusiva delle riparazioni presso i carrozzieri convenzionati.