Nuova asta per le auto blu
E’ passato quasi un anno dall’annuncio del premier Matteo Renzi riguardante la prima asta di auto blu ministeriali. Da allora sono state vendute 82 macchine, online, per un ricavato complessivo di 702 milioni di euro, destinati alla riduzione del deficit statale. Ora il governo ci riprova, con altre 33 vetture provenienti dai parcheggi del ministero della Difesa, coi quali naturalmente si spera di trovare altre risorse. Va peraltro ricordato come entro fine mese debba andare a buon fine il primo scaglione di tagli per amministrazioni pubbliche centrali con meno di di 50 vetture e che sta ormai per fare il suo ingresso nel Consiglio dei Ministri il dossier riguardante i tagli operati e quelli ancora da ultimare.
I paletti sono stati fissati dal dpcm pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 dicembre, provvedimento che disegna un percorso fatto da tre tappe al termine del quale sarà portato a 5 il numero massimo di vetture a disposizione di ogni amministrazione centrale. Se il primo round va a chiudersi proprio ora, con l’accelerata dell’esecutivo, sta già per essere predisposta una nuova asta. La seconda tornata avrà luogo a giugno, con il rendez vous fissato a fine anno.
E’ stato il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, a ricordare come le amministrazioni si stiano muovendo in tal senso, visto che la maggior parte ha provveduto a spedire a palazzo Vidoni i piani di rientro. Ma ce ne è sempre qualcuna che fa più fatica, anche se il ministro ha assicurato che sono poche. Per quanto riguarda il Ministero della Difesa, che darà sostanza a questa asta, almeno stando ai dati del Formez dovrebbe avere 360 auto blu, un decimo del complesso. Tra i modelli messi all’asta, su E-Bay, vi saranno non solo macchine di grande cilindrata, ma anche due Fiat Bravo. Delle 118 auto messe sinora in vendita, ne sono state acquistate 82: 35 Bmw, 21 Lancia, 15 Alfa Romeo, 6 Audi (di cui quattro blindate), 3 Subaru, 2 Jaguar.