Il Ddl Concorrenza sulle Rc auto
Il tema del caro Rc auto continua a far parlare molto nel nostro paese. L’Italia, infatti, costituisce una vera e propria anomalia in ambito continentale, con tariffe che sono praticamente doppie rispetto a quelle in vigore nel resto d’Europa. Un livello che ormai da tempo spinge le associazioni che tutelano i consumatori a protestare e chiedere un cambio di rotta da parte delle compagnie.
In questo quadro, va ad inserirsi il Ddl Concorrenza liquidato dal Consiglio dei Ministri e nel quale sono previste alcune misure che dovrebbero finalmente portare a sconti significativi sulle tariffe. Tra i possibili motivi per un contenimento dei costi, c’è in particolare l’installazione della scatola nera, un mezzo di contrasto di quelle frodi assicurative indicate dalle assicurazioni come causa degli alti costi delle Rc auto. Cui si aggiungono i rilevatori del tasso alcolemico, le ispezioni preventive e il risarcimento presso le officine convenzionate.
Le misure adottate dal CdM sembrano andare incontro alle richieste sia delle compagnie che dei consumatori, anche se resta da vedere quanto andrà ad incidere sul costo finale l’installazione della scatola nera o l’adesione ad un regime di riparazioni in officine convenzionate. Va peraltro ricordato come in Parlamento siano già stati presentati progetti di legge al riguardo, tra i quali spicca quello del Movimento 5 Stelle, che prevede il varo di una compagnia assicurativa pubblica che vada a stipulare polizze soprattutto in favore di quegli utenti che sono stati respinti nel corso degli ultimi anni dalle compagnie perché troppo virtuosi e quindi non più convenienti.
Uno dei tanti paradossi di un settore, quello delle coperture assicurative per la responsabilità civile del proprio autoveicolo, che ha spinto fuori dal mercato oltre quattro milioni di utenti, che per non piegarsi a tariffe considerate vessatorie, hanno deciso di circolare senza contrassegno, aumentando in maniera esponenziale i pericoli per sé e per gli altri.