Commissione Ue punta su auto elettriche
Nel quadro delle politiche messe in campo dall’Europa per cercare di dare respiro al pianeta, avvelenato dalle emissioni dei famigerati gas serra, e per acquisire una maggiore indipendenza dal petrolio, sempre più pericolosa in termini di geopolitica, un posto particolare sarà riservato alle auto elettriche.
Questo in sostanza è l’orientamento che emerge con nettezza dalla bozza per la nuova strategia energetica a cui Bruxelles sta lavorando in questi mesi. Un lavoro su cui continuano a fare pressing per fare in modo che l’intento non rimanga solo una serie di bei propositi formulati diverse associazioni, a partire da quelle ambientaliste guidate da Transport & Environment (T&E). Anche l’industria, però, guarda con malcelato favore ad un orientamento teso a implementare al massimo il ricorso alle auto elettriche, con Eurelectric, Epia e Eurobat a guidare le danze. In una lettera indirizzata alla Commissione europea, le associazioni in questione, cui si sono uniti Polis e gli operatori ferroviari del Cer, hanno voluto sottolineare come proprio i trasporti arrivino a pesare su circa un terzo dei consumi energetici dell’Ue. Di conseguenza, spingere sull’elettrificazione del settore andrebbe a vantaggio non solo della bolletta, ma della qualità dell’aria e del clima, dando una spinta decisiva in termini di innovazione e crescita economica.
Proprio il direttore di T & E, Jos Dings, ha affermato che l’Unione Europea si deve porre l’elettrificazione dei trasporti come obiettivo prioritario in tema di energia, ricordando inoltre come Enel abbia appoggiato con grande energia questa idea, che potrebbe essere un preludio ad un atteggiamento in tal senso di Matteo Renzi, tale da impegnare al massimo livello il nostro paese.
Secondo gli ultimi dati forniti da Acea, l’Italia, ove nel corso dell’ultimo anno sono state immatricolate 1.473 auto elettriche, sarebbe ben lontana da paesi come la Gran Bretagna (15.361), la Germania (13.118), l’Olanda (12.920) e la Francia (12.488). A frenare la diffusione delle auto elettriche è in particolare l’assenza di stazioni di ricarica e la latitanza di scelte politiche a monte. L’Italia non è però il solo paese a trovarsi in ritardo su questo fronte, se si pensa che nel 2014 sono state appena 75.331 le auto elettriche nuove registrate in tutta il continente, (+36,6% rispetto al 2013), su un lotto complessivo di 12,6 milioni di nuove autovetture.