General Motor punta sull’Europa
General Motor punta con grande forza sulle sue attività europee, ormai concentrate in particolare sul brand Opel e sulla omologa britannica Vauxhall. Lo si può capire anche dal varo di un piano di azione il quale prevede una vera e propria offensiva nel Vecchio Continente, la quale sarà articolata sulla proposizione di ben 27 nuovi modelli, cui si accompagneranno 17 nuovi propulsori.
E’ stata Mary Barra, CEO di General Motors, a spiegare le bellicose intenzioni del brand, specificando che la futura ammiraglia della Casa di Russelsheim sarà un suv del segmento ‘large’ il quale sarà prodotto proprio nella sede centrale della Opel, sita a pochi chilometri da Francoforte, il quale dovrebbe poi essere immesso sui mercato mondiali a partire dal 2020. Per il progetto in questione, General Motors ha messo in preventivo un investimento di 245 milioni di euro, i quali saranno utilizzati per l’industrializzazione, mentre al fine di avviare le nuove produzioni riguardanti i motori e i cambi, sempre nelle fabbriche tedesche di Russelsheim e Kaiserslautern e in quella polacca di Tychy, ne serviranno altri 500.
Un piano estremamente ambizioso, che si incarica di testimoniare la grande rilevanza che GM affida alle attività intraprese in Europa. Ancora Mary Barra ricorda infatti come GM consideri assolutamente strategica l’importanza di Opel all’interno del gruppo. L’offensiva di prodotto, con la proposizione di 27 modelli nuovi e 17 motori, riveste perciò una importanza del tutto simbolica, sulla funzione che il marchio tedesco dovrebbe assumere nella strategia approntata da General Motors per il Vecchio Continente. Gli investimenti molto forti previsti in questa ottica, sono il modo migliore per aiutare il marchio a tornare agli antichi splendori e spingerlo ad un ulteriore rafforzamento su un mercato fondamentale come quello europeo. Che nelle intenzioni di Mary Barra e di GM dovrà essere oggetto di grande cura da parte del gruppo nel futuro, partendo naturalmente dalla Germania.