Calo dei consumi petroliferi nel 2014
Le ricerche parlano chiaro : nei primi cinque mesi del 2014 i consumi di benzina sono diminuiti ; il calo dei consumi è stato di circa il 2,4%, con una spesa che è diminuita di circa il 4,3%, di cui un 1,4% riguarda il gettito fiscale, mentre il 7,3% riguarda il costo industriale della benzina.
Il significato di questi dati è controverso, soprattutto se lo si confronta con i dati del mercato dell’auto, che vede circa il 5% di aumento delle vendite nel primo quadrimestre 2014. Questi dati sembrano indicare che, nonostante la crisi economica sembra essersi fermata, gli italiani tendono a non spendere come prima, e la ripresa è ancora lontana. Quindi, per la gran parte degli italiani il 2014 parte all’insegna dello spendere meno: quindi meno camion in giro per le autostrade, meno turisti, minor utilizzo delle autovetture, soprattutto per quanto riguarda lo svago, perché al lavoro in qualche modo si spera di dover ancora andare. Alcune voci parlano di effetto Laffer, causato dai continui aumenti delle accise sui carburanti; Arthur Laffer, economista americano ai tempi di Reagan, stabili che esiste una quota di tasse al di sopra della quale non è più conveniente vendere il bene tassato. Secondo questa teoria la contrazione della vendita del carburante sarebbe strettamente collegata solo all’aumento delle tasse. E in effetti, nella realtà, gli ultimi aumenti delle accise hanno causato una contrazione negativa del gettito derivato dai carburanti; forse Laffer aveva ragione. Staremo a vedere nei prossimi mesi, se effettivamente la crisi si è fermata, i risultati positivi e il ritorno a trend di crescita non dovrebbero tardare a farsi sentire, anche nella vendita di carburanti.