Chrysler, il ritorno di un colosso
Detroit – nel tardo 2009, Sergio Marchionne, CEO di Fiat-Chrysler, e il suo team ha proposto un ambizioso piano quinquennale per ricostruire il gruppo Chrysler. Il verdetto: ha funzionato! Oggi, mentre i dirigenti della compagnia si preparano a svelare, il 6 maggio, un nuovo piano quinquennale che si avvicina al quinto anniversario della bancarotta della casa automobilistica, Chrysler è profiqua.
I suoi prodotti e la sua presenza sul mercato hanno avuto grandi miglioramenti. I suoi rivenditori stanno facendo più soldi di quanti ne abbiano avuti in passato. Le vendite continuano a salire. Ne il governo degli Stati Uniti ne lUAW ha quote nella compagnia. Ci sono stati scivoloni, è vero — il rilancio del brand Fiat e la Dodge Dart ritornano alla mente. Ma Chrysler si merita un importante B+ per le sue performance durante questi ultimi cinque anni.
Chrysler ha fatto sforzi enormi per migliorare i prodotti che ha ereditato da Cerberus Capital Management e Daimler AG, e il meglio è stato dato dove era più necessario: gli interni dei veicoli. Iniziando con la Jeep Grand Cherokee del 2011, i Designer di Chrysler hanno eliminato gli interni in plastica dura di color grigio topo e hanno inserito, al loro posto, dei piacevoli interni in plastica leggera, ovunque un consumatore possa toccare. In molti veicoli della flotta hanno installato un sistema Uconnect da 8,4 pollici e hanno aggiunto uno ripostiglio sotto il veicolo del passeggero. Marchionne ha dimostrato una grande leadership e grandi capacità di marketing nel risollevare il gruppo Chrysler. Visto il grande balzo in avanti degli ultimi 5 anni, possiamo aspettarci ancora una grande crescità.