Auto a guida automatica: a che punto è l’innovazione?

Le auto del futuro saranno automatiche. Un nuovo studio sostiene come una percentuale dell’80& della case costruttrici stia orientando la produzione verso la self driving. Ormai tutte le compagnia non possono non tenere conto di un fenomeno che cresce con il passare degli anni. Sono tanti i nodi da sciogliere per un mercato di auto con la guida automatica. L’aspetto normativo, ad esempio, è uno dei principali come anche la ricerca tecnologica. e auto a guida automatica, infatti, non sono perfette e potrebbero ancora rappresentare un pericolo per l’incolumità pubblica. Ma lo studio non si ferma e la strada sembra essere ormai tracciata.  Team specializzati nella realizzazione di software adatti per la guida automatica sono intanto presenti in tutte le case automobilistiche mondiali.

E’ Google ad avere il merito di essere stata la compagnia ad inaugurare il settore con la propria Google Car. Le funzioni dell’auto del colosso di internet sono già in grado di prevedere ogni singolo pericolo che può presentarsi lungo le strade. Una nuova tecnologia che permetterebbe alle auto a guida automatica di non fermarsi di fronte ad ogi pericolo, ma anche di “evitarli”. Alcune funzioni, infatti, bloccano l’auto in maniera automatica quando essa si sta avvicinando ad una banchina o invadendo, anche se parzialmente, la corsia di marcia opposta. Un funzionamento che, seguendo le regole scrupolosamente, non consentirebbe di bypassare pericoli o semplici ostacoli.

Ma la nuova tecnologia introdotta permetterebbe, invece di superare gli ostacoli quando sia possibile in tutta sicurezza. Il caso delle macchine parcheggiate in seconda fila è emblematico. Nel caso in cui un’auto a guida automatica si trovasse di fronte ad un veicolo parcheggiato in maniera irregolare occupando parte della nostra carreggiata, la Google Car rimarrebbe a tempo indeterminato ferma dietro l’auto, fino all’arrivo del proprietario. In questo caso potrebbe entrare in scena il centro di assistenza a distanza che, mandando delle immagini ad assistenti “umani” in grado di intervenire per risolvere il problema, senza mettere a repentaglio la sicurezza.