Guida distratta e calcolo risarcimento incidente stradale: quali i parametri che entrano in gioco?

Sono numerosi gli incidenti stradali che hanno luogo sulle strade italiane ogni anno, nella maggior parte dei casi causati da una guida distratta. La guida distratta sta diventando un problema davvero molto grave soprattutto a causa del diffondersi sempre più intenso degli smartphone, oggetti questi che portano con estrema semplicità alla distrazione. Sono ancora oggi infatti numerose le persone che, nonostante sia categoricamente vietato dalla legge e dal codice della strada, rispondono alle chiamate senza utilizzare auricolari, rispondono persino ai messaggi di testo tenendo quindi gli occhi per molto tempo lontano dalla strada dove invece dovrebbero essere puntati, controllano lo schermo del telefono per vedere se è arrivata una mail o una qualche altra tipologia di notifica. Per non parlare poi del sempre più diffuso fenomeno dei selfie in auto, altro comportamento che distrae e che fa perdere la concentrazione.

Tutti questi comportamenti devono assolutamente essere eliminati alla radice. Se tutti seguissero questa semplice raccomandazione gli incidenti su strada diminuirebbero davvero drasticamente. Ma a quanto pare sono ancora poco numerose le persone che una raccomandazione di questa tipologia la prendono sul serio, ancora poco numerosi i guidatori responsabili che circolano sulle strade italiane. E allora che succede? Succede che si incorre in incidenti che possono essere davvero molto gravi, talmente tanto che è possibile perdere la vita sul colpo oppure dopo poco tempo in ospedale. Ma ovviamente non sono solo coloro che hanno commesso quella distrazione a poter morire, ma anche le altre auto coinvolte dove magari i comportamenti invece seguiti erano stati impeccabili, vittime della strada che lasciano i loro familiari da soli, familiari che ovviamente meritano un risarcimento.

Nel calcolo risarcimento incidente stradale entrano in gioco molti diversi parametri. Quali? Ecco un breve elenco che abbiamo deciso di redigere per voi:

  • Rapporto di parentela. Il risarcimento sarà tanto più elevato quanto più risulta stretto il rapporto di parentela tra il superstite e la vittima.
  • Età della vittima. Il risarcimento sarà tanto più elevato quanto più risulta giovane la vittima.
  • Età del superstite. Il risarcimento sarà tanto più elevato quanto più risulta giovane il superstite.
  • Convivenza. Il risarcimento risulterà più elevato nel caso di convivenza di vittima e superstite, di rapporto quindi di stretta frequentazione.
  • Composizione del nucleo familiare. Più sono numerosi i superstiti del nucleo familiare e minore è il risarcimento.

Ma non si tratta di un calcolo un po’ arbitrario? Davvero è possibile quantificare il valore di un risarcimento, il valore quindi di una vita, con questi parametri? Ci rendiamo perfettamente conto che sembri arbitrario e del tutto superficiale, ma la legge italiana doveva pur trovare dei parametri da dover prendere in considerazione, al di là del dolore per una perdita, al di là della sofferenza e di quella mancanza che nessuno e tantomeno nessuna somma di denaro potrà mai colmare. Anche se in apparenza arbitrari, possiamo assicurarvi che questi sono i migliori parametri che era possibile scovare e che sulla loro base è possibile ottenere un risarcimento adeguato.

Il problema non sono i parametri in sé, bensì le compagnie assicurative che riescono sempre a trovare qualche escamotage per pagare meno di quanto dovuto e la burocrazia italiana, lenta, complessa, pesante. Proprio per questo motivo le famiglie delle vittime della strada dovrebbero sempre scegliere di affidarsi a dei professionisti del settore che seguano il caso al loro posto e che consentano quindi di affrontare in modo appropriato una situazione così complicata.