L’industria automobilistica ha paura di Google

Ora l’industria automobilistica inizia ad aver paura di Google e delle sue possibilità di utilizzare i dati sensibili sull’uso che i clienti fanno delle proprie vetture. A riportare la notizia è Automotive News Europe, secondo cui le case automobilistiche, per i propri sistemi di infotainment, sono solite utilizzare piattaforme fornite da Mountain View, usando di conseguenza un’interconnessione la quale potrebbe infine trasformarsi in un vero e proprio boomerang. Una preoccupazione partita da Gruppo Volkswagen e Mercedes-Benz e presto allargatasi ad altri costruttori, i quali hanno deciso di di fare fronte comune contro le mire di Big G.

Auto Google

Secondo Martin Winterkorn, ceo di VW Group, le connessioni con i sistemi di Google sono positive ma allo stesso tempo possono portare ad una serie di potenziali conflitti, in grado di minare alla lunga il rapporto con il gigante di Mountain View, proprio riguardo ai dati sensibili. Proprio per questo motivo, le case sembrano decise a riappropriarsi del proprio destino, pur in presenza della giusta esigenza della clientela di una connettività sempre più completa. Una esigenza che ha spinto molti produttori a permettere l’interazione  tra i sistemi interni e quelli esterni, come ad esempio Google Maps, aprendo la strada però all’uso di dati sensibili all’azienda californiana.

A sua volta, Google, vede una grossa opportunità di espansione nei sistemi per le auto, con la possibilità di offrire agli automobilisti possibilità di connessione sempre più ampie, che a loro volta si portano dietro una valanga di offerte commerciali che sono personalizzabili e possono dare ulteriore linfa alle fortune del’azienda. La notizia di un fronte aperto con le case è stata accolta con favore anche da parte di Daimler, il cui ceo, Dieter Zetsche, era del resto a fianco di Winterkorn nel corso della conferenza stampa che ha ufficializzato l’apertura del fronte. Ricordando che Google trae beneficio dal rapporto con gli automobilisti per generare utili. Una cosa di cui le case vogliono appunto discutere, magari battendo cassa.